Mi chiamo Piceno. Ascoli Piceno.

Tra i servizi che offriamo c'è anche la possibilità di utilizzare, a tariffa estremamente modica, un Pc con connessione a Internet.

Gli utenti di questo servizio sono per lo più adulti che hanno bisogno di gestire l'e-mail in caso di emergenza (per esempio quando non funziona la connessione a Internet di casa, anche se con l'avvento degli smartphone questa eventualità è diventata sempre più rara) e ragazzi che, privi di Internet a casa, devono svolgere compiti per scuola.

La ragazzina di seconda media che oggi si siede alla postazione è una nostra conoscenza da tempo: sebbene la mamma da anni prometta di installare una linea fissa presso l'abitazione, ancora non ha ottemperato. E così, quando deve compiere qualche ricerca, la giovane, ingenua e non troppo sveglia fanciulla si rivolge a noi.

Oggetto della ricerca odierna è un oscuro (per lei) pittore, Carlo Crivelli.
La pagina di Wikipedia che le serve come base, ispirazione, testo completo e compendio generale su tutto ciò che sul Crivelli si possa sapere riporta una data di nascita approssimativa (forse il 1430), un luogo di nascita preciso (Venezia), una data di morte precisa (1495) e un luogo di morte preciso (Ascoli Piceno).
Sembrerebbe tutto chiaro, ma abbiamo sottovalutato (o sopravvalutato) la nostra eroina. Ella, dopo aver fissato per un po' la pagina in questione, si volta di 180° (è seduta su uno sgabello girevole) e ci guarda con aria molto perplessa.

- Ma non si capisce!
- Che cosa non si capisce? le chiediamo.

- Non dice quando è morto!

Mi avvicino e controllo lo schermo. Dice chiaramente Ascoli Piceno, 1495.
- Ma guarda che è scritto lì.

- No! Qui dice che è nato a Venezia nel 1403, ma poi dice che Ascoli Piceno è morto nel 1495. E Crivelli quando è morto?

Impiego alcuni, basiti secondi per processare l'informazione.

- Ascoli Piceno non è una persona: è una città. È lì che Crivelli è morto.

- Ma se ha due nomi! mi ribatte la ragazza, evidentemente convinta che Ascoli sia un buon nome da dare alla propria - speriamo poco numerosa - discendenza e Piceno, evidentemente, il cognome.

- No, ragazza. Sei su Wikipedia: usala! Cliccaci sopra e vedrai che è una città nelle Marche.

Mi guarda, soppesa rapidamente l'idea. Poi sbuffa, con l'aria ancora tutto sommato incredula:
- Vabbè, sarà così.

Non controllerà mai l'informazione che le ho fornito, nemmeno per curiosità, nemmeno dopo aver finito la ricerca, lunga complessivamente una ventina di righe.