Riti domenicali

Questa non è una storia strettamente "informatica" (oddio, non lo è nemmeno largamente), ma ci dà un interessante spaccato sociale.

È il primo sabato di settembre. Entra in negozio una signora, seguita dai due figli: il più grande ha iniziato le scuole medie; il più piccolo va in terza elementare. Non sono quindi piccolissimi, ma con un faticoso eufemismo potremmo dire che sono molto vivaci.

Mentre la madre sistema le proprie commissioni con Collega, i figli si danno alla pazza gioia, correndo in giro per tutto il negozio e maneggiando con scarsa cura tutto ciò che trovano a portata di mano.

Dopo circa cinque minuti di questo spettacolo, persino la mamma non ne può più; e sbotta.

Madre: Insomma, smettetela!

I figli si gelano di colpo e la guardano interrogativi, mentre dal laboratorio esalo un sospiro di sollievo. La madre conclude la sfuriata con una minaccia spaventosa.

Madre: Altrimenti domani non vi porto al Bennet!

Per tutto il resto del tempo i figlioletti se ne stanno buoni buoni e non recano alcun disturbo. Onore alla madre che, invece di lasciarli fare (perché, tanto, «son bambini», come capita spesso di sentire anche qui da noi), è intervenuta.
Però, certo, se il massimo della gita domenicale è il Bennet...