Tra moglie e marito non mettere il fax

È una tranquilla giornata di settembre, di quelle in cui è ancora abbastanza caldo da far credere, se non proprio che sia ancora estate, quantomeno che ci si trovi in un'insolita ma piacevole primavera.
La situazione idilliaca viene purtroppo funestata dal suono del telefono.

Cliente: Non funziona il fax!
Io (pensando: mah, strano... ne abbiamo spedito uno poco meno di mezz'ora fa. Certo, un guasto può sempre capitare): Davvero? Strano, l'abbiamo usato fino a poco fa. Mi dia un momento per controllare.
Cliente: Ma non il vostro! Il mio!

Comincia così la faticosa opera di ricostruzione dell'accaduto.
Dopo diverse domande e altrettante risposte, vengo a sapere che il Cliente in questione ha acquistato una stampante nuova, una bella multifunzione Epson a getto d'inchiostro, e ha problemi a installarla sia come stampante, sia come fax. O, meglio: per quest'ultimo pensava di sapere come fare, dato che si tratta di un'operazione che non coinvolge complicati riti al Pc. In teoria, basta collegare il filo e seguire quel che dice lo schermino della stampante. E invece picche.

Fissiamo un appuntamento e inizio a sistemare le cose.
Il Cliente decide di iniziare dall'installazione dell'apparecchio come stampante/scanner per il Pc, e qui tutto fila liscio. Anzi, il Cliente è proprio tutto contento del fatto che, collegando la stampante in WiFi, ha un filo in meno di cui preoccuparsi.

Poi viene il momento di occuparsi del fax. Scopro a questo punto che il Cliente non ha un telefono fisso: dato che ormai sia lui che la moglie usano soltanto i cellulari, quando han fatto l'ultimo abbonamento - con Fastweb - hanno pensato bene di eliminarlo, e di tenersi solo la connessione a Internet.

Un brivido mi corre lungo la schiena mentre un sospetto prende forma. Acchiappo il telefono di test che porto con me per le volte in cui l'intervento comporta anche di dare un'occhiata all'impianto telefonico, lo collego alla presa a cui è collegato il modem e... silenzio. Il silenzio più assoluto.

Chiedo al Cliente se abbia idea di che cosa comprenda il suo abbonamento, ma la domanda - come mi aspettavo - viene accolta da uno sguardo imbarazzato e nient'altro. Mentre il Cliente sparisce per cercare il contratto, o almeno l'ultima bolletta, faccio un po' di ordine, sicuro che la risposta che gli darò non appena mi avrà dato la conferma di quanto sospetto non gli piacerà.

Scartabellando un po', il Cliente riesce a ritrovare il contratto originale, dove in bella vista campeggia la scritta Joy. Per chi non lo sapesse, Joy è un tipo di contratto proposto da Fastweb qualche tempo fa e che non prevede la fonia, ma soltanto la connessione a Internet.

Armato dei fogli che il Cliente mi ha portato e del silenzio che s'ostina a uscire dalla cornetta, faccio rapporto: con un contratto di questo tipo, il fax non funziona e non funzionerà mai. Occorre variare il contratto.

L'uomo è terrorizzato, e non per il fatto che non può mandare fax. Avendo comprato la multifunzione principalmente per poter sfruttare questa caratteristica, e avendo speso una cifra che la moglie non ha digerito, ora proprio non può dirle che il fax non si potrà mai adoperare.

L'unica soluzione è telefonare a Fastweb la quale, dopo averci fatto rimbalzare tra tre call center diversi (in Albania, in Romania e in Italia) ci informa che la modifica dell'abbonamento con l'aggiunta della fonia non è possibile: l'unica strada percorribile prevede la rescissione del contatto d'abbonamento (richiesta per raccomandata), una pausetta di quindici giorni nella connettività e la stipula di un nuovo contratto che questa volta comprenda tutto quanto.

Il Cliente a questo punto si trova tra l'incudine e il martello: da un lato la prospettiva di non usare mai il suo nuovo fax, scatenando le ire funeste della moglie che tutto è tranne una dolce e remissiva casalinga d'altri tempi; dall'altro la possibilità di restare senza connessione per un paio di settimane (il tempo tra la chiusura del vecchio contratto e l'apertura del nuovo), scatenando le ire funeste della moglie che etc. etc.

Impietosito, propongo una via d'uscita: se approfittasse dell'occasione per passasse a un altro operatore sarebbe questi a occuparsi di tutto, e generalmente il cambio non comporta quelle lunghe interruzioni di servizio che Fastweb, per passare da sé stessa a sé stessa, ritiene invece indispensabili.

L'idea gli piace, ma ci deve pensare un po' su. Io, però, ormai non posso fare altro che lasciarlo a baloccarsi con questa, recuperare i miei attrezzi e fuggire il più rapidamente possibile. Perché? Perché a moglie è tornata proprio in quella dalla spesa e qualcuno dovrà spiegarle l'accaduto. Ma non sarò io.