Le strabilianti origini dell'Ingegnere dei Miracoli

Tutti i supereroi hanno una storia che ne narra le origini. L'Ingegnere dei Miracoli non fa eccezione.

Tutto ha inizio quando un amico si presenta in negozio con un hard disk che, di punto in bianco, pare aver deciso di suicidarsi. Non si muove, non fa rumore, non è nemmeno possibile vederlo dal BIOS. E, naturalmente, conserva dati importantissimi di cui non è mai stato fatto un backup.

L'Ingegnere dei Miracoli non ha ancora guadagnato il proprio soprannome, ma è colui che riceve in consegna il disco insieme all'implorante preghiera di fare un portento per riportarlo in vita.

Dopo una breve indagine, l'IM decide che a essere morto è il controller, mentre il disco in sé è ancora buono. Sparisce un momento nel retro e torna poco dopo con in mano un hard disk gemello di quello affidato alle sue cure, il quale però soffre del problema opposto: l'elettronica è in ordine, ma la meccanica è andata.

L'IM poggia i due dischi fianco a fianco e inizia l'operazione di trapianto. Nel giro di qualche minuto l'elettronica sana è trapiantata sull'hard disk con la meccanica in ordine, che immediatamente prende vita e tutto giulivo ci comunica di essere in perfetta efficienza.

In tutto questo, il volto dell'amico è passato dall'angosciato, al preoccupato, all'ansioso, all'estatico: ora è inconfondibilmente il viso di chi ha appena assistito a un intervento divino. E con quella espressione fissa si lascia accompagnare all'auto.

Amico: - Ma... Ma...
Io: - Non sei contento?
A: Certo, ma... hai visto? È come il signor Scott! Gli porti una pantofola e un pezzo di pane e lui ti tira fuori un hard disk!
Ed è in quel momento che è nato l'Ingegnere dei Miracoli.


Nota finale: oggi un'operazione come quella brillantemente portata a termine dall'Ingegnere dei Miracoli non è più possibile, o quantomeno non è così semplice. Non basta infatti trasferire l'elettronica, ma occorre anche dissaldare il chip che contiene il firmware del disco originale e saldarlo sulla scheda nuova. Il sistema funziona perfettamente - l'abbiamo testato più volte - ma richiede esperienza e mano ferma (e infatti lo facciamo fare a una persona specializzata).